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<p>Il genever (dal dutch jeneverbes, ginepro) venne creato per la prima volta nel XVII secolo dal fisico Franciscus Sylvius de la Boe, a Leida, nell’Olanda meridionale, come tonico e depurativo. L’uso medico mutò rapidamente in uso ludico ed edonistico, e dalle campagne olandesi, dove veniva distillato da centinaia e centinaia di microdistillerie artigianali nei mesi invernali, quando era fermo il lavoro nei campi, arrivò presto sulle coste americane, sino a diventare uno dei distillati preferiti dai pionieri che muovevano verso le terre a ovest, effigiato addirittura nel film, vincitore di 7 premi Oscar, Balla coi Lupi, dove le tipiche bottiglie compaiono in molte scene, e anche il protagonista, ogni tanto, non ne disdegna un goccio.</p> <p>Distillato di segale e invecchiato per oltre tre anni in botti di rovere americano di primo passaggio e altre ex bourbon, è notevolmente speziato e pieno, con punte di malto, vaniglia, dulce de leche e anice. Una release limitata di uno spirit dalla lunga storia.</p>
<p>Il genever (dal dutch jeneverbes, ginepro) venne creato per la prima volta nel XVII secolo dal fisico Franciscus Sylvius de la Boe, a Leida, nell’Olanda meridionale, come tonico e depurativo. L’uso medico mutò rapidamente in uso ludico ed edonistico, e dalle campagne olandesi, dove veniva distillato da centinaia e centinaia di microdistillerie artigianali nei mesi invernali, quando era fermo il lavoro nei campi, arrivò presto sulle coste americane, sino a diventare uno dei distillati preferiti dai pionieri che muovevano verso le terre a ovest, effigiato addirittura nel film, vincitore di 7 premi Oscar, Balla coi Lupi, dove le tipiche bottiglie compaiono in molte scene, e anche il protagonista, ogni tanto, non ne disdegna un goccio.</p> <p>Distillato in pot still in rame a partire da un mash di mais, segale e orzo maltato, moliti nei tradizionali mulini a vento, fermentati con lieviti selezionati (ceppi speciali di saccharomyces cerevisiae), è un genever dal carattere unico, donato anche dall’invecchiamento in botti che hanno precedentemente contenuto Sherry Oloroso. Morbido e quasi sensuale, è un distillato che ricorda il passato e può rendere molti drink indimenticabili.</p>
<p>Il genever (dal dutch jeneverbes, ginepro) venne creato per la prima volta nel XVII secolo dal fisico Franciscus Sylvius de la Boe, a Leida, nell’Olanda meridionale, come tonico e depurativo. L’uso medico mutò rapidamente in uso ludico ed edonistico, e dalle campagne olandesi, dove veniva distillato da centinaia e centinaia di microdistillerie artigianali nei mesi invernali, quando era fermo il lavoro nei campi, arrivò presto sulle coste americane, sino a diventare uno dei distillati preferiti dai pionieri che muovevano verso le terre a ovest, effigiato addirittura nel film, vincitore di 7 premi Oscar, Balla coi Lupi, dove le tipiche bottiglie compaiono in molte scene, e anche il protagonista, ogni tanto, non ne disdegna un goccio.</p> <p>Distillato il 16 luglio 2012 e successivamente invecchiato in botti Px ed ex Sherry Oloroso, è stato imbottigliato il 3 settembre 2018. È una serie limitata, uno spirit di altissimo livello per palati esigenti. Pieno e speziato, morbido al palato, è una beva per suggellare momenti importanti.</p>
<p>Il genever (dal dutch jeneverbes, ginepro) venne creato per la prima volta nel XVII secolo dal fisico Franciscus Sylvius de la Boe, a Leida, nell’Olanda meridionale, come tonico e depurativo. L’uso medico mutò rapidamente in uso ludico ed edonistico, e dalle campagne olandesi, dove veniva distillato da centinaia e centinaia di microdistillerie artigianali nei mesi invernali, quando era fermo il lavoro nei campi, arrivò presto sulle coste americane, sino a diventare uno dei distillati preferiti dai pionieri che muovevano verso le terre a ovest, effigiato addirittura nel film, vincitore di 7 premi Oscar, Balla coi Lupi, dove le tipiche bottiglie compaiono in molte scene, e anche il protagonista, ogni tanto, non ne disdegna un goccio.</p> <p>Distillato tre volte in discontinuo a partire da un mash di mais, segale e orzo maltato, viene aggiunto di tre botaniche: ginepro, liquirizia e anice stellato e distillato nuovamente. Invecchia poi in piccole botti di rovere americano di primo passaggio da 200 litri. È morbido e fruttato, con sentori di ginepro che ben si combinano con punte di vaniglia e legno. Un genever giovane di altissima qualità, ideale per drink importanti.</p>
<p>Il genever (dal dutch jeneverbes, ginepro) venne creato per la prima volta nel XVII secolo dal fisico Franciscus Sylvius de la Boe, a Leida, nell’Olanda meridionale, come tonico e depurativo. L’uso medico mutò rapidamente in uso ludico ed edonistico, e dalle campagne olandesi, dove veniva distillato da centinaia e centinaia di microdistillerie artigianali nei mesi invernali, quando era fermo il lavoro nei campi, arrivò presto sulle coste americane, sino a diventare uno dei distillati preferiti dai pionieri che muovevano verso le terre a ovest, effigiato addirittura nel film, vincitore di 7 premi Oscar, Balla coi Lupi, dove le tipiche bottiglie compaiono in molte scene, e anche il protagonista, ogni tanto, non ne disdegna un goccio.</p> <p>Distillato tre volte in discontinuo a partire da un mash di mais, segale e orzo maltato, viene aggiunto di tre botaniche: ginepro, liquirizia e anice stellato e distillato nuovamente. Invecchia poi in piccole botti di rovere americano di primo passaggio da 200 litri e in altre botti americane ex bourbon. Uno spirit di grande tradizione, piacevolissimo liscio e ideale in una miscelazione di alto livello.</p>
<p>Il genever (dal dutch jeneverbes, ginepro) venne creato per la prima volta nel XVII secolo dal fisico Franciscus Sylvius de la Boe, a Leida, nell’Olanda meridionale, come tonico e depurativo. L’uso medico mutò rapidamente in uso ludico ed edonistico, e dalle campagne olandesi, dove veniva distillato da centinaia e centinaia di microdistillerie artigianali nei mesi invernali, quando era fermo il lavoro nei campi, arrivò presto sulle coste americane, sino a diventare uno dei distillati preferiti dai pionieri che muovevano verso le terre a ovest, effigiato addirittura nel film, vincitore di 7 premi Oscar, Balla coi Lupi, dove le tipiche bottiglie compaiono in molte scene, e anche il protagonista, ogni tanto, non ne disdegna un goccio.</p> <p>Distillato tre volte in discontinuo a partire da un mash di mais, segale e orzo maltato, viene aggiunto di tre botaniche: ginepro, liquirizia e anice stellato e distillato nuovamente. Invecchia poi in piccole botti di rovere americano di primo passaggio da 200 litri e in altre botti americane ex bourbon. Stupisce con sentori di miele e dulce de leche che permangono durante tutta la degustazione, ricordando quasi altri distillati di malto; ricco e pieno, è una beva per palati esperti.</p>