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<p>Il Sake, o Nihonshu, è una bevanda alcolica tradizionale giapponese ottenuta dalla fermentazione del riso. È solo con la nascita della coltivazione in umido che si scoprì la muffa loji-kin i cui enzimi riescono a trasformare in zuccheri gli amidi complessi rendendo così inutile sia la masticazione, primo metodo utilizzato nella produzione di sake, sia il germinamento tipico nella produzione della birra e dei distillati di cereali. Maggiore è la levigazione del chicco prima della sua fermentazione, migliore sarà la qualità del prodotto. Il cuore del chicco è infatti la parte più ricca di shimpaku, ossia quella componente amidacea in grado di donare qualità, complessità e fragranza al sake. In base al tipo di riso utilizzato, sempre diverso dalla tipologia che si è soliti mangiare, e in base alla percentuale di levigazione del chicco avremmo diversi tipi di sake.</p> <p>Il Nakadori Junmai (denominazione che caratterizza il fermentato prodotto esclusivamente dalla prima colatura nella fase di pressatura, il cuore insomma) è prodotto dalla famiglia Asahara nella regione di Oku-Musashi, nella parte orientale dell’isola di Honshu. Minerale e con note di frutta disidratata e anice, è ideale in pairing con la cucina giapponese (che non è solo sushi, mi raccomando).</p>
<p>Il Sake, o Nihonshu, è una bevanda alcolica tradizionale giapponese ottenuta dalla fermentazione del riso. È solo con la nascita della coltivazione in umido che si scoprì la muffa loji-kin i cui enzimi riescono a trasformare in zuccheri gli amidi complessi rendendo così inutile sia la masticazione, primo metodo utilizzato nella produzione di sake, sia il germinamento tipico nella produzione della birra e dei distillati di cereali. Maggiore è la levigazione del chicco prima della sua fermentazione, migliore sarà la qualità del prodotto. Il cuore del chicco è infatti la parte più ricca di shimpaku, ossia quella componente amidacea in grado di donare qualità, complessità e fragranza al sake. In base al tipo di riso utilizzato, sempre diverso dalla tipologia che si è soliti mangiare, e in base alla percentuale di levigazione del chicco avremmo diversi tipi di sake.</p> <p>Prodotto dalla famiglia Asahara nella regione di Oku-Musashi, nella parte orientale dell’isola di Honshu, essendo un Junmai Ginjo proviene esclusivamente da riso levigato sino al 40% e senza alcuna aggiunta di alcool. Alla beva è pulito, piacevole, con note di fiori bianchi, pesca e melone; il finale, leggermente acidulato, è fresco.</p>