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<p>Talento, passione, dedizione. Questa è la storia di Renato Giovannoni, detto Tato, e di come la vita abbia fatto in modo che tutti i suoi diversi interessi confluissero in una sola grande passione: la miscelazione e la creazione di distillati.</p> <p>Originario di Pinamar, in Argentina, un giorno decise di salutare il suo mare e partire all’inseguimento di un sogno, destinazione New York City. Studia dapprima Graphic Design e Art Direction, per poi buttarsi nel mondo del cinema; terminati gli studi, torna in patria, muovendo i primi passi per la costruzione di quella che sarà una carriera sensazionale. Le parole chiave intorno al suo lavoro sono: passione, dedizione, decisione ed esperienza. Ogni sogno prende forma, diventando una nuova avventura; proprio così nasce il suo progetto sui Vermouth. Due lunghi anni di studio e di ricerca, lo stesso tempo che è trascorso dal momento in cui Gabriel García Márquez ha iniziato a scrivere Cent'anni di solitudine fino alla prima pubblicazione del libro, o il tempo in cui Leonardo Da Vinci ha completato “L’Ultima Cena” o ancora, la durata del casting delle attrici per il ruolo di Scarlet, protagonista di Via Col Vento. Due anni, per creare un vermouth che evocasse le sue tradizioni ancestrali, quelle degli immigrati arrivati in Argentina dall'Europa, portando con loro sogni e bottiglie di vino macerato con erbe e spezie. In collaborazione con l’enologo Matías Michelini, che gli fornisce la base vinosa, nascono le sue due espressioni: Torrontés Brutal per il Dry, che macera con 18 varietà di erbe; e una Bonarda per il Rosso, in cui vengono utilizzate 14 botaniche.</p> <p>L’aroma è profondo e intenso, con note di more e ciliegia, ma anche erbaceo, con un taglio interessante di assenzio e canfora; il filo conduttore è una nota di miele scuro. In bocca la dolcezza è minore rispetto al miele intenso del naso; entrano in gioco note speziate e tanniche, astringenti, tipiche del vino rosso.</p>
<p>Talento, passione, dedizione. Questa è la storia di Renato Giovannoni, detto Tato, e di come la vita abbia fatto in modo che tutti i suoi diversi interessi confluissero in una sola grande passione: la miscelazione e la creazione di distillati.</p> <p>Originario di Pinamar, in Argentina, un giorno decise di salutare il suo mare e partire all’inseguimento di un sogno, destinazione New York City. Studia dapprima Graphic Design e Art Direction, per poi buttarsi nel mondo del cinema; terminati gli studi, torna in patria, muovendo i primi passi per la costruzione di quella che sarà una carriera sensazionale. Le parole chiave intorno al suo lavoro sono: passione, dedizione, decisione ed esperienza. Ogni sogno prende forma, diventando una nuova avventura; proprio così nasce il suo progetto sui Vermouth. Due lunghi anni di studio e di ricerca, lo stesso tempo che è trascorso dal momento in cui Gabriel García Márquez ha iniziato a scrivere Cent'anni di solitudine fino alla prima pubblicazione del libro, o il tempo in cui Leonardo Da Vinci ha completato “L’Ultima Cena” o ancora, la durata del casting delle attrici per il ruolo di Scarlet, protagonista di Via Col Vento. Due anni, per creare un vermouth che evocasse le sue tradizioni ancestrali, quelle degli immigrati arrivati in Argentina dall'Europa, portando con loro sogni e bottiglie di vino macerato con erbe e spezie. In collaborazione con l’enologo Matías Michelini, che gli fornisce la base vinosa, nascono le sue due espressioni: Torrontés Brutal per il Dry, che macera con 18 varietà di erbe; e una Bonarda per il Rosso, in cui vengono utilizzate 14 botaniche.</p> <p>Il naso viene subito catturato da note di pesca, pompelmo e un’elegante finale di chiodi di garofano. Ritorna l’assenzio, completato da una reminiscenza di vaniglia, ma speziata. In bocca si percepisce l’asprezza delle bucce di limone, che lascia poi il posto ad un sorso più profondo, di mele cotogne cotte e prugne, finendo su una nota amaricante, quasi di radice.</p>